Esistono milioni di motivi per voler collegare lo smartphone al pc: vuoi duplicare lo schermo, vuoi visualizzare i tuoi contenuti multimediali sul tuo computer, vuoi condividerli con qualcuno e così via. Non tutti, però, sono in grado di procedere nel migliore dei modi, che sia per inesperienza o semplicemente per pigrizia.

Se rientri in una di queste due categorie ma non vedi l’ora di riguardare le foto scattate durante il tuo ultimo viaggio su uno schermo abbastanza grande, segui i nostri consigli per riuscire al meglio nell’impresa!

Come collegare lo smartphone al pc senza cavo

Partiamo subito scoprendo come collegare i tuoi due dispositivi sfruttando la connessione Wi-Fi e mettendo da parte il classico USB (che, se da un lato può agevolare il collegamento fisico, dall’altra spesso necessita dell’installazione di programmi aggiuntivi). Il metodo cambia in base al sistema operativo del tuo telefono, ovvero Android o iOS.

Collegare smartphone Android al pc con AirDroid

Se sei in possesso di un telefono Android la prima soluzione per collegarlo al pc risiede nell’utilizzo di AirDroid, una piattaforma completamente progettata per la gestione di dispositivi con sistema operativo di Google. Puoi sfruttarla sia tramite app scaricabile dal Play Store, sia come servizio web, sia come programma indipendente per pc.

Avvalendoti della sua versione gratuita, potrai gestire 2 dispositivi contemporaneamente usufruendo di un limite di trasferimento dati di massimo 30 MB per singolo file e potendo raggiungere un totale di 200 MB. Volendo, puoi sempre optare per un piano di abbonamento mensile o annuale che ti consenta di eliminare le restrizioni e ottenere maggiori funzionalità.

Per utilizzare AirDroid al meglio, il consiglio è quello di creare un account: questo ti permette di collegare tra loro i tuoi dispositivi attraverso una connessione cifrata, di visualizzare le notifiche in tempo reale ed evitare di ripetere la procedura di abbinamento ad ogni nuovo collegamento. Ecco come fare:

  • collegati al sito ufficiale di AirDroid e vai alla pagina di registrazione;
  • clicca sulla voce Registrati e compila il modulo inserendo i dati richiesti;

Fatto questo, collegati al Play Store e scarica l’app di AirDroid. Dopodiché:

  • avvia l’app;
  • clicca su Accedi ed effettua l’accesso tramite le credenziali precedentemente registrate;
  • pigia su Continua > Consenti per autorizzare l’accesso alla memoria;
  • clicca su Consenti o Rifiuta per specificare se autorizzare l’esecuzione dell’app in background;
  • clicca su OK e seleziona le funzionalità che vuoi abilitare.

Una volta terminato, torna al pc e collegati alla pagina di AirdDroid Webeffettua il login (utilizzando sempre le stesse credenziali di accesso) per visualizzare la console di gestione del tuo dispositivo, dagli sms alle app scaricate. Per avviare una singola funzione fai doppio click sull’icona corrispondente e chiudi la finestra del browser se vuoi interrompere la connessione.

Nota bene: puoi utilizzare AirDroid anche senza creare un account e farlo è molto semplice:

  • collegati al sito di AirDroid Web;
  • avvia contemporaneamente l’app sullo smartphone;
  • clicca sull’icona del codice a barre posta in alto a destra;
  • concedi i permessi per l’utilizzo della fotocamera;
  • scansiona il codice QR riportato sulla pagina presente su pc;
  • rimuovi la spunta sulla casella corrispondente alla voce Collegati via HTTPS.

Adesso sei in grado di collegare il tuo smartphone al pc utilizzando un sistema molto semplice, intuitivo e che non ti costringe ad inserire i tuoi dati personali per ottenere un buon risultato!

Collegare smartphone Android al pc con altri servizi web

AirDroid non è l’unico servizio che ti permette di collegare il tuo smartphone Android al pc, anzi: ne esistono altri che ti consentono di farlo in modalità wireless. Ecco quali sono.

Pushbullet

Puoi ottenerlo sia come servizio web, sia come app per Android, sia come programma per pc Windows, sia come estensione per i browser maggiormente utilizzati (vedi Chrome, Safari e Firefox) è . Questo sistema ti permette di visualizzare le notifiche del cellulare direttamente sul pc, rispondere agli sms e scambiare file tra i dispositivi associati sul momento. Puoi usufruire della versione gratuita con alcune limitazioni, ma devi necessariamente registrarti prima di iniziare.

Suite Google

Gli strumenti messi a disposizione da Google sono numerosi; per il collegamento smartphone-pc ce ne sono due in particolare che potete utilizzare gratuitamente:

  • Google Drive: conosciutissimo, è il servizio cloud integrato nel sistema operativo Android ed è disponibile per Windows, MacOS, iPhone e Android. Veloce e semplice da utilizzare, ti consente di scambiare in modo immediato file e contenuti vari tramite Internet;
  • Google Foto: funziona esattamente come Google Drive, permettendoti di salvare tutti i tuoi scatti e di rivederli da qualsiasi posizione/pc.

Collegare iPhone al pc con iTunes

Passiamo adesso al collegamento tra iPhone e pc. Per sfruttare la modalità wireless, Apple ti mette a disposizione tutta una serie di strumenti validi e funzionali come iTunes su WindowsFinder e AirDrop su Mac e il servizio web iCloud. Partiamo con il primo:

  • scarica e installa il software iTunes sul tuo pc Windows collegandoti al sito ufficiale;
  • se possiedi Windows 10, clicca su Get it from Microsoft > Ottieni > Apri Microsoft Store > Ottieni;
  • se, invece, utilizzi una versione precedente di Windows clicca su Stai cercando altre versioni? > Scarica ora iTunes per Windows;
  • ottenuto il file .exe di iTunes, fallo partire e clicca su Sì > Avanti > Installa > Sì per due volte > Fine.

Su come utilizzarlo, prosegui la lettura!

Collegare iPhone al pc con Finder

Tutto cambia se hai a disposizione un Mac dato che, a partire da macOS 10.15 Catalina, tutte le funzionalità di iTunes sono state integrate nel Finder e basta avviare quest’ultimo per creare il collegamento desiderato:

  • avvia Finder e collega l’iPhone tramite cavo (questo devi farlo solo la prima volta, dopo non sarà più necessario);
  • se non hai ancora associato i due dispositivi clicca, sempre una tantum, su Consenti/Autorizza su entrambi e inserisci il codice di sblocco dell’iPhone;
  • clicca sull’icona dell’iPhone situata in alto a sinistra su iTunes o nella barra laterale del Finder;
  • vai su Generali/Riepilogo > spunta la voce Sincronizza con iPhone > Applica.

Compiuti questi semplici passaggi potrai utilizzare tutte le voci visualizzate nella barra laterali di iTunes oppure in alto alla finestra del Finder per spostare, sincronizzare, scambiare i tuoi contenuti tra lo smartphone e il pc!

Collegare iPhone al pc con AirDrop

In realtà, macOS ti semplifica la vita nel caso in cui tu debba collegare un iPhone mettendoti a disposizione AirDrop, una tecnologia proprietaria che ti consente di stabilire una connessione tra tutti i dispositivi a marchio Apple e di scambiare contenuti in modalità Wi-Fi a patto che siano collegati tutti alla stessa rete e abbiano la funzionalità Bluetooth attiva. Per utilizzarlo devi:

  • attivare AirDrop sul pc;
  • recarti su Vai nel menu in alto;
  • selezionare la voce AirDrop e, se necessario, cliccare sul bottone per attivare il Bluetooth e/o il Wi-Fi;
  • cliccare su Consenti di trovarmi > Solo contatti;
  • avviare il Centro di controllo su iPhone;
  • pigiare in modo prolungato sul riquadro della rete e attiva il Wi-Fi;
  • cliccare sull’icona di AirDrop e spuntare la voce Solo contatti.

Può sembrare complicato ma, eseguendo attentamente questi pochi passaggi, sarai perfettamente in grado di sfruttare AirDrop per un gran numero di operazioni! Ad esempio, se vuoi trasferire un file da iPhone a Mac puoi:

  • aprire il contenuto interessato;
  • cliccare sull’icona della condivisione;
  • toccare l’icona di AirDrop;
  • selezionare il nome del Mac sulla schermata successiva.

Al contrario, se vuoi spostare un contenuto da Mac ad iPhone:

  • fai click con il tasto destro sul file da trasferire;
  • clicca su Condividi > AirDrop > nome dell’iPhone > Invia.

D’ora in avanti potrai sbizzarrirti nel trasferimento di contenuti multimediali, documenti e file di ogni tipo tra i tuoi dispositivi di casa Apple sfruttando la semplice connessione Internet e una tecnologia già fornita, senza il bisogno di scaricare/installare programmi o app aggiuntivi!

Collegare iPhone al pc con iCloud

Infine, ecco il metodo di collegamento tra iPhone e pc più sicura e utilizzato di sempre: iCloud, il servizio cloud ufficiale di Apple che ti consente di accedere ai file dello smartphone tramite le app compatibili attraverso una semplice console Web utilizzabile da qualunque browser per pc.

Di solito, iCloud si attiva durante la configurazione dell’iPhone ma, se vuoi accertarti che tutte le app compatibili siano sincronizzate, puoi verificare andando su Impostazioni > [tuo nome] di iOS > iCloud e spuntando eventuali caselle vuote.

Se vuoi accedere ai tuoi file da pc, procedi in questo modo:

  • collegati al sito di iCloud;
  • accedi utilizzando le credenziali di ID Apple (quello associato all’iPhone);
  • se previsto, esegui l’autenticazione a due fattori;
  • sulla schermata successiva, visualizza/scarica/crea/ricarica contatti, file o altri contenuti multimediali.

Arriva sempre quel momento in cui è necessario salvare i dati presenti sul proprio dispositivo da qualche parte. In generale, sarebbe utile farlo a prescindere: averne una copia salvata vuol dire disporre di una soluzione per poterli ripristinare anche in caso di rottura o formattazione improvvise, oppure in seguito ad un furto o uno smarrimento.

Per fare questo, il procedimento da seguire è quello del backup, che vale per qualunque dispositivo, dai pc agli smartphone e che permette di tenere in salvo foto, video, musica, chat e vari file salvati in cartelle.

Cos’è un backup?

Il backup non è altro che una copia di quello che è contenuto all’interno della memoria di un pc, di uno smartphone o di un tablet. Lo scopo è quello di possedere un duplicato salvato su un supporto esterno in modo da averlo sempre a portata di mano e poterlo recuperare in qualsiasi momento e a seguito di qualunque inconveniente.

Proprio per questo, il backup deve essere memorizzato in un posto diverso dal dispositivo originale. Se, ad esempio, si esegue quello del pc, allora sarà meglio salvarlo su un hard disk esterno, su un dispositivo NAS o su cloud.

Un altro consiglio è quello di creare più backup dello stesso file e salvarli su supporti diversi. In questo modo, la loro sicurezza è massima e non esisteranno impedimenti al loro eventuale recupero.

Tipi di backup

Si possono effettuare diverse tipologie di backup, in base anche alle necessità del momento e alle modalità di esecuzione. Ne distinguiamo quattro:

  • Backup completo: è quello più semplice, perché copia file e cartelle così come sono sul dispositivo scelto;
  • Backup incrementale: può essere effettuato solo dopo averne realizzato uno completo, poiché memorizza solo i file creati e modificati solo a posteriori lasciando intatti quelli precedenti. Si tratta, quindi, di un backup più piccolo;
  • Backup completo sintetico: funziona come quello incrementale e memorizza solo le modifiche dall’ultimo backup completo/incrementale, ma con la differenza che quest’ultimi non vengono salvati in una cartella a parte ma vengono uniti al backup completo più recente;
  • Backup differenziale: simile al backup incrementale, memorizza i file creati e modificati dall’ultimo backup completo, tralasciando quelli non modificati. Anche in questo caso, serve che prima sia stato effettuato almeno un backup completo.

Come effettuare un backup con un software gestionale

Per realizzare un backup semplice e veloce, il metodo migliore sta nell’utilizzare il software gestionale della casa produttrice del dispositivo: basta installarlo, collegare il dispositivo al pc e procedere con il backup completo.

Per effettuare un backup di Android, i software gestionali più completi ed efficienti sono molteplici; scopriamoli insieme.

Samsung Cloud per Samsung

Samsung Cloud è il nuovissimo sistema che permette di effettuare un backup del proprio telefono Samsung in modo rapido e veloce. Si procede in questo modo:

  • si trascina dal basso verso l’altro la schermata Home, in modo da accedere alla griglia delle applicazioni;
  • si accede a Impostazioni > Account e backup;
  • si effettua il login su Samsung Cloud;
  • dopo che il dispositivo ha calcolato lo spazio disponibile sul cloud, si clicca su Esegui backup dello smartphone;
  • si spuntano le app da salvare per poi cliccare su Backup.

Nel caso in cui si acquistasse un nuovo smartphone Samsung e si volesse effettuare un trasferimento dati da quello vecchio, è possibile utilizzare Samsung Smart Switch, un app di Android molto valida. Il passaggio dei dati può avvenire tramite wireless o via cavo, collegando i due telefoni e mettendoli in comunicazione tra loro grazie ad un connettore USB.

Backup di Google per Android

Il sistema più semplice e sicuro per archiviare i propri dati fa affidamento a Google, che permette di creare un backup automatico di numerosi file in modo totalmente gratuito. Farlo è velocissimo:

  • si verifica che le funzioni di backup sul cloud siano attive andando su Impostazioni > Account;
  • si clicca sul logo di Google > Gmail e ci si assicura che le opzioni relative alla sincronizzazione di Calendario, Contatti, Dati ecc. siano attive; in caso contrario, attivarle;
  • si va su Impostazioni > Backup e ripristino e si attivano le opzioni Backup dei miei dati e Ripristino automatico;
  • assicurarsi che all’account di backup corrisponda il proprio indirizzo Gmail;
  • si apre l’applicazione Google Foto > Impostazioni > Backup e sincronizzazione.

In questo modo, le foto scattate e i video girati con il proprio smartphone verranno salvati in automatico su Google Drive e verranno spostati su qualunque smartphone associato all’account Gmail.

PC Suite per LG

PC Suite permette di effettuare il backup delle applicazioni installate sul dispositivo e dei file multimediali:

  • si installa l’ultima versione di PC Suite;
  • si collega il dispositivo via cavo in modalità MTP;
  • si clicca su Connetti e si seleziona la connessione USB;
  • si procede con il backup tramite il menu.

Motorola Device Manager

Il Device Manager sviluppato da Motorola permette di realizzare il backup dei principali dati in semplici passaggi:

  • si installa l’ultima versione di Motorola Device Manager;
  • si collega il dispositivo tramite cavo USB;
  • si procede con il backup, cliccando nella sezione dedicata.

Sync Manager per HTC

Sync Manager offre la possibilità di sincronizzare tutti i file multimediali dallo smartphone al pc e viceversa in modo assolutamente gratuito. Sul sito ufficiale sono presenti tutti i dispositivi compatibili. Inoltre, l’app consente di avviare un backup automatico dei dati. La procedura è la seguente:

  • si installa l’ultima versione del software;
  • si avvia il software e si collega il dispositivo al PC;
  • si esegue il backup dei file multimediali.

Xperia™ Companion per Sony

Xperia™ Companion permette di sfogliare il contenuto del dispositivo, eseguirne il backup e trasferirlo sul pc. Il tool può essere utilizzato anche per aggiornare e/o riparare il software di uno smartphone in caso di danneggiamento:

  • si installa PC Companion, ultima versione aggiornata;
  • si collega il dispositivo al pc;
  • si effettua il backup.

HiSuite per Huawei

Con HiSuite è possibile gestire i dati di un dispositivo Huawei comodamente dal pc e consente di portare a termine il backup di contatti, foto, messaggi, calendario, applicazioni e musica. Di seguito, ecco la proceduta:

  • si installa l’ultima versione del software;
  • si collega il dispositivo al pc;
  • si sincronizza il dispositivo con il software;
  • si avvia il backup.

L’utilizzo di questi software manager sono consigliati soprattutto per chi deve realizzare un backup ma non ha molta esperienza e potrebbe compiere degli errori durante il procedimento. L’originalità dei software, infatti, li rende ottimizzati proprio per garantire all’utente una performance completa e sicura, oltre che semplificata e assolutamente fattibile in autonomia.

Le migliori app per backup Android

Il backup di un dispositivo Android, come visto, può essere effettuato in modo sicuro e veloce attraverso i software gestionali, ma non è l’unica opzione. Al giorno d’oggi, esistono ormai tantissime app che consentono di salvare una copia dei dati presenti sui dispositivi e poterli ripristinare in qualsiasi momento.

Per questo, il consiglio è di installarle a prescindere e procedere con dei backup periodici per non farsi mai cogliere impreparati. Ma attenzione: le applicazioni migliori hanno bisogno del root, quindi il dispositivo va sbloccato prima di procedere.

Titanium Backup

Titanium Backup è l’app migliore per effettuare il backup Android: permette di copiare applicazioni installate – impostazioni e dati compresi – e di ripristinare il tutto velocemente.

Esistono una versione di base gratuita e una più avanzata a pagamento; quest’ultima offre la possibilità di

  • ripristinare tutte le app nello stesso momento e senza intervento dell’utente;
  • cifrare i backup;
  • conservare più versioni di una stessa app;
  • usufruire dei servizi di cloud storage (come Dropbox e Google Drive).

Utilizzarla è molto semplice: basta scaricare l’app dal Play Store, avviarla, concederle i permessi cliccando su Concedi e cliccare su OK per accedere al menu iniziale. Se dovesse comparire l’avviso relativo alla necessità di attivare il debug USB si dovranno seguire le indicazioni per abilitare le funzioni richieste. Fatto questo, si seleziona Azioni di massa > Backup di tutte le app utente + dati di sistema > Avvia e si clicca sulla spunta verde in alto a destra.

Per ripristinare vecchi backup, si deve accedere ad Azioni in massa di Titanium Backup, premere Avvia accanto alla voce Ripristina tutte le app con i dati o alla voce Ripristina app mancanti + tutti i dati di sistema e selezionare la spunta verde in alto a destra.

Helium

Helium è molto simile a Titanium ma, a differenza di quest’ultimo, può funzionare anche senza root collegando il telefono al pc ed installando una semplice estensione di Chrome (il root permette, invece, di utilizzare direttamente l’app senza collegamento al computer). Le recensioni mostrano, però, un gran numero di utenti che hanno trovato difficoltà a utilizzarla.

La versione gratuita di Helium permette di salvare e ripristinare le applicazioni; quella a pagamento consente di trasferire le app da un dispositivo all’altro e di ripristinare i backup salvati su cloud.

Il funzionamento dell’app risulta molto semplice ma, in assenza del root, si ha a che fare con qualche passaggio in più:

  • scaricare Helium dal Play Store ed installarlo sullo smartphone;
  • scaricare i driver per lo smartphone ed installarli sul pc;
  • aprire Chrome sul pc ed installare Helium per il browser di Google;
  • avviare Helium sul telefono e seguire le indicazioni (accedere con il proprio account Google, abilitare il debug USB ed impostare la modalità di connessione PTP);
  • aprire l’app in Chrome, collegare lo smartphone al pc e accettare l’attivazione del debug sul telefono.

Fatto questo, si può scollegare il dispositivo e avviare il backup delle applicazioni con Helium spuntando le icone di interesse, cliccando sul pulsante Backup in basso a destra e scegliendo il supporto sul quale salvare il tutto (se memoria interna, SD o cloud).

Il ripristino avviene attraverso la scheda Ripristino e sincronizzazione di Helium, selezionando il backup da utilizzare.

Easy Backup & Restore

Easy Backup & Restore è un’app gratuita che permette di salvare messaggi, eventi del calendario, segnalibri del browser, cronologia delle chiamate e contatti. I dati possono essere salvati in locale, su schede SD, sulla memoria del device o su cloud storage e non è necessario il root per funzionare.

L’esecuzione è a portata di tutti: basta cliccare su Effettua backup, spuntare le voci da salvare (SMS, MMS, Registro chiamate, Calendario, Segnalibri, Dizionario e Rubrica), scegliere su quale supporto archiviare il backup e assegnarli un nome.

Il ripristino è ugualmente intuitivo: si deve cliccare su Ripristina Backup, selezionare la fonte e indicare quale backup utilizzare.